Visualizzazioni totali

lunedì 29 settembre 2014

Il silenzio della paura.









Stiamo passando una settimana calcistica in religioso silenzio.
Parliamoci chiaro, conoscendoci tra noi tifosi sappiamo benissimo che la partita col Perugia non sarà solo una sfida alla capolista. Eh no !
Noi spezzini del calcio conosciamo bene la nostra piazza e non possiamo nasconderci dietro ad un dito. In effetti Sabato se, è dico se, perdessimo col Perugia non ci sarebbe da stupirci più di tanto,  dopo tutto avremmo perso appunto contro una squadra che gira a mille e veleggia dall'inizio in testa alla classifica, quindi nessun dramma.....il campionato è lungo , mancano alcuni rientri etc etc.. Ma, in realtà, anche se qualcuno lo negherà, se dovessimo perdere Sabato col Perugia io immagino già le conseguenze "drammatiche" e le critiche a non finire contro tutti: mister, giocatori, società , croati e chi più ne ha più ne metta.
Ed è per questo che vorrei mettere le mani avanti prima di conoscere l'esito del risultato. Io dico come tutti voi che si deve vincere e convincere per cancellare in fretta ogni spiraglio di polemica che già si avverte, ma nello stesso tempo so come voi che potremmo incorrere nella terza sconfitta consecutiva. Quindi io mi chiedo, cosa vogliamo fare ?
Io dico la mia senza la presunzione di pensare che tutti dobbiamo essere d'accordo. Penso che anche quest'anno ed a maggior ragione dobbiamo restare uniti in ogni caso e sostenere la squadra a prescindere guardando da subito ad un obiettivo fondamentale che è la salvezza ad ogni costo anche magari soffrendo. Infatti nel caso ci dovessimo trovare in difficoltà e malauguratamente (non ci voglio pensare) dovessimo lasciare questa categoria tanto sudata, si aprirebbero scenari forse determinanti per il calcio a La Spezia. Quindi chi ama lo Spezia vada allo stadio consapevole che anche Sabato come ogni altra partita successiva dovrà dare tutto se stesso indipendentemente dal risultato e pensando che il nostro obiettivo è la permanenza in serie B. Lo so che non sarà facile ma ricordiamo sempre chi siamo e da dove veniamo. Solo sostenendo sempre e comunque la nostra maglia potremmo avere la quasi certezza di raggiungere l'obiettivo poi e solo poi sarà lecito sognare ma ad occhi aperti e non come forse facciamo ora ad occhi chiusi: a buon intenditor poche parole. Forza Mister Bjelica, forza ragazzi e forza a noi tifosi per un futuro sempre più roseo.